Aglio Bianco Polesano DOP.  Nuovo raccolto 2022

Aglio Bianco Polesano

Caldo record uguale maggiore conservabilità

E il dato ce lo conferma. Il caldo record di quest’anno, che ha colpito l’Europa e che continua a mantenere torride le giornate soprattutto nella Pianura Padana, ha portato la nuova raccolta Giugno 2022 alla produzione dell’aglio polesano DOP che ha mantenuto quella tipica caratteristica organolettica ovvero un’alta percentuale di sostanza secca e quest’anno con un tasso ancor più elevato.

Il nuovo raccolto

L’ essiccazione naturale nei campi all’aria aperta, che dura dalle tre/quattro settimane, come afferma Federica Girotto, CEO dell’AZIENDA CERVATI, si svolge manualmente e prevede la movimentazione dell’aglio affinchè ogni testa, posta a riposare, venga girata più volte al sole durante l’arco della giornata.
Ogni sera viene poi coperto per evitare che assorba l’umidità della notte oppure acqua in caso di pioggia.essicazione-aglio--2022-cervati

E’ proprio il sole a rendere le tuniche dell’aglio polesano DOP di un colore bianco cangiante! E’ un processo determinante che lo porta a conservare il suo titolo di “Re della Tavola” e per definizione di Oro bianco del Polesine.

aglio-essicazione-2022-cervatiLe temperature molto alte, inoltre, rendono l’aglio polesano, raccolto precocemente a Giugno, ancora più gustoso e gradevole al palato, rispetto alle precedenti annate, quindi adatto ad essere utilizzato in svariate ricette, soprattutto nel settore della ristorazione.

In aggiunta, l’elevata percentuale di secchezza permetterà una più lunga conservabilità e una durevolezza del prodotto, come garantisce Federica Girotto, che si protrarrà fino a 12 mesi.


Le fasi e la filiera controllata 

Ricordiamo che in ogni sua fase: dalla raccolta allo stoccaggio, passando per l’essiccazione, la pulizia e l’immagazzinamento vengono mantenuti inalterati nel tempo i metodi di produzione e di lavorazione artigianali, a garanzia di una qualità indiscutibile e di una genuinità di altissimo livello.

lavorazione-aglio-cetrvati

Infatti, dopo la fase di raccolta ed essiccazione si passa alla pulizia manuale (passaggio molto importante e delicato) con il taglio dello stelo e dell’apparato radicale
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 “il taglio dello stelo dev’essere netto e l’apparato radicale va asportato o completamente o in modo da lasciare le radici appena presenti con la loro parte iniziale.
Tutto questo a vantaggio di una migliore compattezza del prodotto e di una quasi assenza di umidità al suo interno.

manodopera-aglio

La fase di immagazzinamento e di stoccaggio porterà poi alla commercializzazione di questo nobile ortaggio rendendolo unico per le sue straordinarie caratteristiche che quest’anno saranno ancor più esaltate da questo caldo torrido senza dimenticare l’importanza, che ha per l’azienda Cervati, la filiera certificata di origine del suo prodotto con rintracciabilità documentata sulla strada della transizione ecologica.

 

AUTORE

Federica Cervati

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